venerdì 21 settembre 2012

Analisi Elezioni 2013 parte 2: Sinistra Ecologia e Libertà e la sinistra estrema

Sinistra ecologia e Libertà è il partito "maggiore" della sinistra estrema in Italia. La nascita di questo partito deriva dalle ceneri della Sinistra-Arcobaleno, che alle elezioni del 2008 a causa principalmente di Veltroni e del Partito Democratico che gli strapparono molti voti, non riuscì a ottenere seggi nel Parlamento, definendo così la prima legislatura Italiana in cui non erano presenti rappresentanti di quei partiti che per tradizione possiamo definire comunisti.
Ciò che non funzionò alle scorse elezioni, fu la scarsa attenzione mediatica per il partito e probabilmente, in termini di esercizio dialettico, l'utilizzo di un programma politico (e di una campagna elettorale) troppo basato sulle conquiste comuniste del passato, piuttosto che su di una programmazione delle priorità della realtà politica che vigeva nel 2008. La fuoriuscita del parlamento fu clamorosa per i suoi elettori che brevemente si riversarono fra le file del neonato Pd. Nelle elezioni europee del 2009 la crisi si sentì maggiormente nel partito, nemmeno un seggio, una vera disfatta rispetto alle europee del 2004 quando erano presenti molti più partitini.
Bisognava reinventare l'estrema sinistra italiana ed ecco che alla fine del 2009 nacque Sel.
Un partito di sinistra un po' più moderno con idee un po' più moderne rispetto al filone Bertinottiano che aveva caratterizzato gli anni precedenti. I risultati non tardarono a presentarsi e nelle scorse amministrative è riuscito a consolidarsi sfruttando la situazione di un Pdl in rotta e di un Pd in piena confusione, quindi non propriamente per meriti personali.
Il ricambio generazionale dei dirigenti ha giovato al partito e nelle realtà territoriali, soprattutto al sud Italia, possiede numerosi consiglieri e sindaci, senza considerare il presidente della regione Puglia che è  il presidente nazionale di Sel. Ma parleremo del leader del partito in un altro post.
Il programma politico di Sel è molto vario, rimando al programma ufficiale http://www.sinistraecologialiberta.it/simbolo-e-programma/ qui invece alcune considerazioni di LogicoPensatore:

-Si basa su principi (cito dal sito ufficiale Sel) " del socialismo europeo, del comunismo italiano, dell’ ambientalismo, del femminismo, dei movimenti d’impegno civile e sociale"
-Una società in cui la ricchezza dell'economia capitalista viene ridistribuita seguendo una economia ecologista e tecnologica (sempre citato dal testo).
-Auspica la pace del mondo (punto quantomai inutile da inserire in un programma politico-elettorale) e smilitarizzazione dei presidi difensivi sul territorio.
-"Ridare dignità al lavoro", cancellazione del precariato, dei contratti a tempo determinato, tutelare il lavoro dei migranti. Combattere i morti sul lavoro abolendo la precarietà (punto molto capzioso, purtroppo anche i lavoratori regolari e fissi muoiono ogni giorno). Innalzare stipendi e pensioni (non spiega con quali soldi).
-Liberalizzazione delle comunicazioni.
-Diritti della persona, lotta alla xenofobia e al razzismo.
-Fortissima componente nel programma di una politica ecologica e specificatamente contro le centrali nucleari. (anche se non spiega quali fonti alternative si potrebbero sfruttare, punto molto generico).
-Incrementare i fondi alla ricerca e per l'istruzione arrivando a spendere fino al 3% del PIL (non spiega come trovare i soldi  necessari)
-Lotta alla Mafia, giustizia sociale, laicismo delle istituzioni.


In conclusione, Sel è una realtà politica rinata che si affida ad un buon leader, ma possiede le basi per sopravvivere anche senza Vendola. Purtroppo il programma politico contiene alcuni punti oscuri e in forte contraddizione con i principi professati dal centrosx, motivo per cui una coalizione simile all'Unione del 2006 è destinata a fallire in partenza, in vista di possibili (sicuri) attriti che ci saranno con l'Udc e gran parte del Pd.
Secondo LogicoPensatore Sel si attesterà alle prossime elezioni con un risultato compreso fra il 5-8%,
potrà essere parte attiva in un governo di Csx ma il Pd non potrà sperare di averlo sempre dalla sua parte. Stranamente non vi è alcuno avvicinamento fra Sel e il M5S, anzi i due partiti sono spesso in antitesi e questo potrebbe portare il prossimo premier a dover scendere a patti in alternanza con uno quando con l'altro si è ai ferri corti.





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